28/11/09

Fact check, inauguro una nuova rubrica!

Di recente sono sempre più interessato al fact check, ossia l'accertare qual'è la realtà dei fatti, nudi e crudi, senza lasciarsi fuorviare dal contorno dato da sensazionalismi o superficialità nel trattare le notizie. Da ciò discende la mia voglia di iniziare una nuova rubrica che ne tratti, in modo da combattere nel mio piccolo la disinformazione che mi sembra uno dei peggiori mali che affligge il nostro Paese.
Prendo oggi spunto da cosa trovo scritto su Il Giornale:
Stiamo ai fatti. Come anticipato dal Giornale nei giorni scorsi, più procure antimafia stanno chiudendo la partita su Silvio Berlusconi a cui sono pronte a riservare anche una richiesta di confisca dell’intero patrimonio. Il premier è (dovrebbe essere) indagato a Firenze per concorso in strage, così almeno lasciava intendere ieri mattina il quotidiano la Repubblica.
Meno male che l'incipit è "Stiamo ai fatti", perché mi chiedo altrimenti cosa avrebbero potuto scrivere nel caso opposto.. 
Infatti a dar la notizia del premier indagato per concorso in strage dalla magistratura fiorentina è Libero, e non La Repubblica. Trovo che Libero manchi ancor più di professionalità rispetto a Il Giornale (che tuttavia trova ogni scusa per attaccare, con mezzi più o meno etici, la concorrenza). Ecco infatti cosa si trova scritto oggi su Libero
Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri non sono indagati nell'inchiesta riaperta a Firenze sulle stragi di mafia del '93. Lo ha detto il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Quattrocchi, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento al nostro titolo. La smentita della procura è scontata e arriva come da copione. «Non ci sono iscrizioni di questo tipo», ha risposto Quattrocchi.
Qui non solo Libero non si scusa di aver dato una notizia praticamente infondata, e smentita dal procuratore capo di Firenze, ma definisce addirittura tale smentita "da copione". 
Ovvio che a Libero l'avevano prevista, se pubblichi apertamente una falsità dovrai pur aspettarti che il giorno dopo il diretto interessato la smentisca. Ciò non rende la magistratura oscura e inaffidabile, rende Libero un giornale che fa disinformazione, peraltro sapendo di farla.
Analizziamo anche il prosieguo dell'articolo:
«Non ci sono iscrizioni di questo tipo», ha risposto Quattrocchi. E il premier Berlusconi prima risponde serio: "Sono accuse infondate e infamanti. La maggior parte della magistratura è di sinistra e per questa ragione cerca un pretesto per attaccare il presidente del consiglio"
Qui è chiaro come il sole che Berlusconi cerchi ogni pretesto per attaccare la magistratura, anche le non-notizie. Se viene smentita la sua iscrizione nel registro degli indagati, dove sta l'attacco di cui sta parlando Berlusconi? 


Il resto non lo commento, essendo un insieme di "uscite spiritose" del premier e risposte stizzite di chi lo prende sul serio, ma che a parte tutto io vedo come un modo per distogliere l'attenzione dalla notizia vera, e per portare la discussione ad un piano più basso e volgare, che direi è il marchio di fabbrica di Berlusconi. 


Scusate se ho usato un tono troppo acceso in alcuni punti, essendo il mio primo post serio ho qualche problema a gestire il "self control" (come diceva la mia vecchia prof di inglese), e vorrei proseguire con post più vicini al politically correct, per non cadere nella volgarità e nel populismo che contraddistingue certi blog di opposizione.
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